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Cammino di Sant'Agostino

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la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, dove si trovano le spoglie di sant'Agostino (foto di Giovanni Dall'Orto da Wikipedia)
Name Description
Start Point Genova Sampiedarena
End Point Pavia
Degree of difficulty a piedi, in bicicletta, bici elettrica, moto
Il Cammino di Sant'Agostino è una rete di percorsi a forma di rosa tracciati fra la Brianza, Milano e Genova per toccare numerosi santuari mariani e luoghi legati alla vita del grande filosofo cristiano, nato nell'attuale Algeria ma attivo a Milano ai tempi di sant'Ambrogio.

Da Milano il "gambo" della rosa si dirige a sud toccando Pavia, dove si trovano le spoglie del santo. Tutto il successivo tratto tra Pavia e Genova si riferisce appunto alla traslazione delle spoglie del santo dalla Sardegna a Genova e Pavia nel 723 d.C., voluta dal re longobardo Liutprando e riportata dal contemporaneo Beda il Venerabile. Alcune scene di questo trasporto sono immortalate nelle sculture che ornano la tomba del santo a Pavia.

L'itinerario passa il Po al ponte della Gerola (il guado storico sarebbe avvenuto tra Cascinotto Mensa e Ghiaie di Corana) e raggiunge Casei, dove il guado sul Curone era segnato da un antichissimo cippo. Si può proseguire sull'antica strada Cavallerezza, datata dallo storico locale cinquecentesco Matteo Bandello (Novelle 1, 23) almeno al "tempo che Liutprando, re longobardo, fece il corpo di Sant'Agostino condurre"; ma il percorso antico doveva passare alla destra orografica del Curone: la sosta delle reliquie, poi tramandata all'attuale santuario della Madonna delle Grazie, era infatti ricordata presso una chiesa di san Michele oggi in rovina, da cui si raggiungeva la zona della cascina Bagnolo, insediamento antichissimo oggi fiancheggiato dall'autostrada A7. Si raggiunge così Pontecurone, dove l'antica collegiata di Santa Maria Assunta ospita un affresco di sant'Agostino.

Dalla periferia del paese, con un sottopassaggio si imbocca la piccola provinciale per Viguzzolo fino alla cascina Torre, da cui una sterrata conduce alla cascina Vidali e all'antico guado del Vigà sul torrente Curone. Dal lato opposto, attraversata la strada asfaltata, si passa a destra della cascina Salvaterra e quindi si svolta a destra in un rettilineo sterrato che segue la direzione delle centuriazioni romane, come mostra il successivo angolo retto con la strada asfaltata. Nelle stagioni di piena in cui il guado è difficile, si può invece passare dalle strade campestri fra le cascine alla destra orografica del Curone (carta allegata).

Giungiamo così all'insediamento di Rosano (nome di origini latine), un tempo importante crocevia ricordato appunto per il passaggio del convoglio del re Liutprando. Oggi rimane la chiesa seicentesca di Santa Maria, nella cui cripta riposano le spoglie del grande generale genovese Ambrogio Spìnola (1569-1630), servitore del re di Spagna ritratto in quadro di Rubens.

Tornati indietro per 50 metri, si prende la strada asfaltata a destra e poco dopo ancora a destra in direzione di Casalnoceto, di cui attraversando la provinciale si raggiunge il cimitero. Lo si costeggia continuando nella stessa direzione su ghiaia e poi terra, sfiorando la cascina Ciuciada e giungendo quindi a Volpedo. L'intitolazione a san Pietro della pieve romanica del 10' secolo potrebbe rifarsi anch'essa al passaggio del corteo di Liutprando, che due secoli prima lungo il suo itinerario aveva fatto erigere numerose chiese in onore del fondatore della Chiesa cristiana e forse in omaggio all'omonimo vescovo pavese dell'epoca.

Dal nostro paese si segue l'itinerario CAI 102 verso Zebedassi e si continua a risalire il Curone fino a San Sebastiano. Di qui ci si porta a Borgo Adorno, quindi Cantalupo e Savignone (sovrapponendosi alla Via del Sale). Il re Liutprando era in cattivi rapporti politici con Tortonesi e Genovesi, il che lo avrebbe indotto a non entrare in Tortona e attraversare l'Appennino per vie imprevedibili.

Un altro possibile percorso di andata o di ritorno risale invece lo Scrivia pur evitando Tortona, plausibilmente attraverso la zona di Viguzzolo. Memorie del passaggio si ritrovano infatti lungo il percorso della Via Postumia, come l'abbazia di Precipiano presso Vignole Borbera che sarebbe stata da lui fondata; i monaci di Precipiano gestivano anche, più a sud, un ospitale per pellegrini a San Bartolomeo di Vallecalda, presso Savignone dove il passaggio del corteo è ricordato. Ne resta traccia anche nel nome del monte Liprando, che collega Savignone con il crinale dell'Antola. Per evitare conflitti coi genovesi, le spoglie del santo sbarcarono a San Pier d'Arena, località allora separata dal capoluogo ligure. 

 


Bibliografia

Pietro Barozzi, Savignone: due appunti di carnet, Novinostra, 1996 n. 1
Beda il Venerabile, Chronicon: sive de sex aetatibus hujus saeculi, in Monumenta historia Britannica, v. 1. p. 101
Antonello Brunetti, Archeologia: 40 anni alla ricerca delle proprie radici, tip. Fadia, Castelnuovo Scrivia 2006
don Maurizio Ceriani, La Translatio sancti Augustini, in id., Storie di borghi lungo il Po, stampa PressUp, Viterbo 2021, p. 33-36

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