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Via dei Feudi Imperiali

About

Name Description
Start Point Volpedo
End Point Genova
Length circa 80 km
Time travel 1 giorno
Degree of difficulty in bicicletta, bici elettrica, moto, auto
Le vie del sale sono antichi percorsi commerciali che mettono in comunicazione la pianura Padana con il mare, attraversando l'Appennino da prima della costruzione di ferrovie e strade di fondovalle. Erano percorse soprattutto con carovane di muli e asini che portavano dal mare sale, olio ed acciughe e ritornavano cariche di vino, cereali e altri prodotti della pianura. Con gli otri in pelle di capra usati per il vino e l'olio si costruivano anche le cornamuse che accompagnano il piffero nella musica tradizionale delle Quattro Province .

Oltre al noto percorso di crinale per i monti Chiappo, Carmo e Antola, nel nostro territorio passa un'antica via del sale di quota più bassa, nota come Via dei Feudi Imperiali o della Salata, che per la sua importanza si trova anche nelle carte geografiche dei secoli passati, toccando molti luoghi di interesse storico. Tutto l'itinerario si può oggi percorrere su strade asfaltate piacevoli e poco frequentate. 

Da Volpedo, passato il ponte sul Curone, ci si trova all'incrocio di Monleale basso e si prende a sinistra per risalire la media val Curone, fra pescheti, vigne e quindi meleti. Il borgo di Brignano è dominato dal castello di origine settecentesca; sul lato opposto del torrente si trovava il più antico castello di Cantacapra. San Sebastiano è un bel borgo mercantile già di aspetto ligure, dove oggi si svolgono la rassegna Artinfiera e una Sagra del tartufo. Appena oltre il ponte occorre svoltare a destra lungo il torrente Museglia, e poco dopo di nuovo a destra per imboccare la strada che sale a Dernice, antico presidio fortificato; nelle vicinanze si trova anche il valico di Montébore che dà il nome a un formaggio locale oggi rivalutato. Affacciandosi alla val Borbera la strada attraversa Vigoponzo, nome di chiara origine latina, avendo in vista sulla sinistra l'ampia sagoma del monte Giarolo con il castello di Borgo Adorno, e di fronte i severi conglomerati di Savignone, una formazione rocciosa costituita da grossi blocchi saldati da una matrice sedimentaria più fine.

Il nostro percorso è l'accesso storico all'alta val Borbera, che fino a tempi recenti era invece isolata dalla bassa valle (chiamata perfino con un nome diverso: valle dei Ratti) dalla presenza delle Strette di Pertuso, una gola nei conglomerati teatro di una strategica battaglia fra tedeschi e Resistenza, ricordata dal monumento al partigiano russo Fiodor. Si confluisce nella strada di fondovalle e svoltando a sinistra si arriva in breve al paese di Cantalupo Ligure. Vale la pena sostare per entrare a piedi nella vecchia via principale, dove scoloriscono le insegne di un vecchio albergo: in quello che era un importante luogo di passaggio si affacciava anche, presso la chiesa, la bottega dei falegnami Cogo che realizzavano gli strumenti suonati dai grandi pifferai delle Quattro Province. Poco oltre, in località San Nazzaro, si prende a destra per passare il ponte e attraversare Rocchetta Ligure, presidio dei marchesi Spìnola dei quali resta il palazzo centrale oggi sede di un museo. L'arco in fondo al paese immette nella valletta del torrente Sìsola, che procedendo rettilinea in direzione sud offriva un percorso conveniente verso il mare. Al paesino omonimo si tiene la sinistra per entrare nel territorio di Mongiardino, comune sparso formato da varie frazioni, raggiungere il facile valico di Costa Salata e iniziare la discesa verso Vobbia. Eloquenti i nomi delle frazioni Salata di Mongiardino e Salata di Vobbia, che rimandano agli antichi transiti delle carovane cariche di merci. Vobbia sorge nell'ampia confluenza ghiaiosa di due torrenti, che spesso venivano oltrepassati con  trampoli (in dialetto ligure gaampi) ancora usati da qualche appassionato locale.

Si risale quindi a Crocefieschi, altro paese di transito il cui nome è associato alla famiglia dei nobili Fieschi, e di qui si scende a Casella, grosso borgo dell'alta valle Scrivia il cui palazzo centrale presenta un cortile con porticati e magazzini che servivano alla sosta di merci e animali -- una struttura che si ritrova nei fòndaci genovesi e poi, oltre il mare, nei caravanserragli del Medio Oriente. Non dimenticate di provare i locali amaretti. Per raggiungere Genova evitando i problemi di parcheggio si può prendere di qui il grazioso trenino a scartamento ridotto, la cui ferrovia offrirà suggestivi scorci, o altrimenti si continua nella stessa direzione lungo la strada. Questa valica subito lo spartiacque principale dell'Appennino alla Crocetta d'Orero e prosegue per Sant'Olcese, noto anche per il suo salame misto di maiale e vacca da gustare tipicamente insieme alle fave; quindi per Pino Soprano e Trensasco, dove viene ancora eseguito il particolare canto polifonico genovese detto trallalero
 
Siamo ormai scesi nel territorio di Genova a valle dell'ansa del Bisagno nota come Giro del Fullo. Sul versante destro della valle corrono le arcate di un acquedotto storico oggi in parte percorribile a piedi. Nel quartiere di Staglieno si trova un notevole cimitero monumentale. La vista dello stadio di Marassi ci introduce al pullulare della città.

Suggerimenti per pernottare:
  • la Corte Nascosta, Volpedo
  • agriturismo Cascina Battignana, San Sebastiano C.
  • az. agr. Cascina Ca' Bella, Ca' Bella (San Sebastiano C.)
  • B&B il Poggiolo in val Borbera, Vigoponzo
  • foresteria la Merlina, Ca' Bellaria (Dernice)
  • B&B Grifondoro, Cantalupo L.
  • albergo-ristorante Morando, Mongiardino L.
  • ..





 
 
Bibliografia


Cartografia ed antiche strade fra Genovesato e pianura Padana: l'importanza della val Borbera nei secoli, mostra di antiche mappe della collezione di Lorenzo Marugo, Rocchetta Ligure, 7 luglio-23 settembre 2018

Federico Frasson, Tortona lungo le vie del pellegrinaggi medievali, in Dertona: historia patriae: storia di Tortona dalla preistoria ad oggi, vol. 3 tomo 1, Pro Iulia Dertona, Tortona 2008, p. 227-307.
 
Claudio Gnoli, La via del sale, in Dove comincia l'Appennino, http://www.appennino4p.it/sale 2008

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